Il biologo nutrizionista

La figura del biologo nutrizionista è espressamente riconosciuta dalla legge, art. 3 della legge 24-5-1967, n.396, ne identifica l’attività di “valutare i bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo”.

Il decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n.362/93 attribuisce ai biologi la “determinazione della dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisio-patologiche… la determinazione delle diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, ecc., in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti (età, sesso, tipo di attività)… la determinazione di diete speciali per particolari condizioni patologiche in ospedali…”.

L’obbligo del biologo nutrizionista è quello di NON qualificarsi come medico, e quindi di NON effettuare diagnosi mediche e NON prescrivere farmaci.

Il biologo in totale autonomia, valuta il fabbisogno e le esigenze nutritive della persona, in salute in ceca cerca di consigli su una sana alimentazione o sulla persona con patologie.

Le conoscenze e le competenze apprese rendono il biologo nutrizionista in grado di impartire un’educazione alimentare, a chi desidera una consulenza sul comportamento alimentare, per chi è affetto da patologie, o per chi si approccia a nuovi stili di vita.

I motivi che possono portare a decidere di effettuare un percorso nutrizionale, affiancato dal biologo nutrizionista sono molteplici:

Malnutrizione da obesità o ipoalimentazione, con l’obbiettivo del raggiungimento del peso salute.

Nelle fasi di crescita sia del bambino che nell’adolescente.

Nelle delicate fasi di gravidanza, allattamento e svezzamento, per il benessere e la salute della mamma e del bambino.

Durante la menopausa, per affrontare tutti i possibili cambiamenti fisiologici, e non solo per l’oscillazione del peso.

Nelle numerose patologie, che possono avere dei benefici immediati con una corretta alimentazione: diabete, allergie, ipertensione, tumori…

Per lo sportivo, che da sempre è nel limbo di “diete” ferree e spesso pericolose.

Il percorso e la fiducia reciproca, devono accompagnare il paziente verso la strada del miglior stato di salute.