Il termine dieta deriva dal greco diaita, “stile di vita”, e riguarda perciò non solo l’assunzione del cibo, ma il nostro modo di affrontare le abitudini giornaliere.
La dieta mediterranea è un modello derivante dai paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, ed è stata fonte di studio e di interesse da parte degli scienziati, in quanto influisce positivamente sulla salute delle persone.
Ancel Keys, biologo e fisiologo statunitense, era noto per i suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, e su come l’alimentazione potesse influenzare il diffondersi di determinate patologie. Fu il primo a osservare lo stile di vita mediterraneo e a coniarne il termine, nella sua opera “7 countries study”, dove mette a confronto le differenti abitudini alimentari in diversi paesi del mondo. Osserva come alcune malattie, obesità, colesterolemia e patologie del sistema cardiocircolatorio siano meno presenti in quelle nazioni (Italia, Spagna, Yugoslavia), dove l’incrocio fra abitudini, tradizioni civili, usanze e alimentazione, regola le porzioni di cibo, la varietà e la stagionalità. Alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea troviamo l’attività fisica, convivialità, stagionalità e prodotti locali. Gli alimenti regnanti sulle nostre tavole devono essere, verdure, frutta e cereali, meglio se integrali, il condimento principe è l’olio di oliva. Salendo sulla nostra piramide troviamo i legumi e il pesce seguiti da latticini e suoi derivati e dalle carni bianche, infine troviamo i dolci e le carni rosse. Tutto accompagnato ovviamente, dal bere ottimali quantitativi d’ acqua.
Il fabbisogno energetico giornaliero, derivante dal metabolismo basale, l’età e l’attività fisica, deve essere soddisfatto dalla nostra alimentazione, e l’energia derivata dai macronutrienti per definirsi bilanciata deve essere così ripartita:
50-60% glucidi
20-30% lipidi
10-15% proteine
Per la sua struttura, gli evidenti effetti benefici documentati, il 16 Novembre 2010, l’UNESCO ha iscritto la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità:
“La dieta mediterranea comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e consumo di cibo. Mangiare insieme è la base dell’identità culturale e della continuità delle comunità nel bacino Mediterraneo….Essa svolge un ruolo vitale in spazi culturali, festival e celebrazioni riunendo persone di tutte le età e classi sociali….La dieta mediterranea è un bene immateriale transnazionale dei seguenti paesi: Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Italia, Marocco e Portogallo.”